Archivi del mese: novembre 2012

Polpettine vegetali

Questa volta vi propongo una ricetta vegetariana. Non sono vegetariana, ogni tanto mangio ancora la carne e non sento di eliminarla totalmente dalla mia alimentazione. Tuttavia però, invece di cucinare le solite polpette di manzo spesso preparo quelle vegetali. La prima volta che le ho assaggiate non credevo fosse soia. Pensavo fosse una carne molto leggera, ma non riuscivo a credere che fossero completamente vegetali. Generalmente le faccio al sugo come le normali polpette. Stavolta le ho fatte un po’ diverse.

INGREDIENTI

100 gr. di granulare di soia fino

pan grattato

pane raffermo

dado granulare

1 carota

1 cipollotto

100 gr di formaggio feta

parmigiano

1 uovo

sale

pepe

un po’ di prezzemolo

PROCEDIMENTO

Mettete il pane raffermo in una ciotola colma d’acqua, di modo che la crosta si rimuoverà facilmente. Fare un brodino della quantità di un pentolino piccolo, di quelli per scaldare il latte per intenderci. Nel frattempo sminuzzate la carota, tagliate a pezzetti il cipollotto sino alla parte verde e tagliate a cubetti la feta. Quando il brodino sarà fatto lasciatelo raffreddare. Versate in una ciotola 100 grammi di granulare di soia. e versateci sopra il brodino. Il granulare si gonfierà leggermente e avrà una consistenza simile al tonno in scatola. A questo punto aggiungete la carota, il cipollotto, la mollica del pane ben strizzata, l’uovo, il parmigiano, la feta, il sale il pepe e il prezzemolo e impastate bene con le mani come fareste per impastare le normali polpette di carne. A questo punto aggiungete mano mano il pan grattato fino a far raggiungere al nostro impasto la consistenza giusta per prendere la forma di polpettine. Formate delle palline e passatele in altro pan grattato oppure se preferite potete laciarle anche così. A questo punto potete infornarle, io ho scelto di farle fritte. Vengono davvero buone, saporite, croccanti fuori e formaggiose al punto giusto.

La soia granulare la si vende nei supermercati bio o nei reparti bio all’interno dei supermercati. Può essere di tipo fino o di tipo un poì più spesso, per le polpettine è più adatto quello fino, quello più spesso invece è indicato per farci il sugo. La soia io l’ho pagata intorno ai 3 euro per 200 grammi di prodotto. Con la metà vengono fuori parecchie polpette.

Pollici in alto per quelli che quando finisce la carta da cucina utilizzano la carta igienica!!!

Cavolini di Bruxelles alla Rudy Robinson

Il tutto nasce da una vecchia puntata de “I Robinson” ossia il “The Cosby Show”telefilm di culto degli anni ’80, nonchè mio telefilm preferito. Noi degli anni ’80 siamo un po’ tutti figli di Claire e Cliff, non c’è da stupirsi quindi se alcune cosa che mangiavano hanno scatenato così tanto la mia curiosità. C’era una puntata, il cui titolo dovrebbe essere “Il ballo”, ma che non sono riuscita a trovare su youtube, in cui la piccola Rudy non vuole a nessun costo mangiare i cavolini di Bruxelles. Impiegano ore epr farglieli mangiare e poi alla fine ne fa un sol boccone quando Denise e epromette che potrà restare alla festa che stanno organizando in casa. Bhe, da allora questi famigerati cavolini me li sono sempre immaginata come un alimento terribile e a Napoli, soprattuto quando ero piccola periodo in cui la globalizzazione non era ancora così forte,  i cavolini di bruxelles non si vedevano tanto in giro. Un giorno poi molti anni dopo li assagiai in Francia. Che scoperta, i cavolini non erano per niente male!

INGREDIENTI

500 gr di cavolini di Bruxelles

olio

dado vegetale

1 carota

1 cipolla

pan grattato

parmigiano

sale

pepe

PROCEDIMENTO

Puliamo i cavolini, rimuovendo la parte del torsolo e le foglie esterne. Farli lessare in acqua con un pizzico di sale per circa venti minuti. Preparare nel frattempo un po’ di brodo vegetale. Io ne avevo fatto un po’ in più perchè quel giorno ho preparato anche le polpette vegetali che poi vi mostero’. Ci ho aggiunto un misurino di dado granulare, mezza cipolla e una carota. Sminuzziamo l’altra mezza cipolla e facciamola legermente dorare in padella con un po’ d’olio. Appena la cipolla avrà cominciato a sciogliersi agiungiamo i cavolini dopo averli precedentemente scolati. Far saltare leggermente i cavolini e poi aggiungiamo qualche mestolo di brodo e la carotina lessa che avevamo messo nel brodino. Facciamo cuocere ancora un po’ nel brodo poi cospargiamo di parmigiano e pan grattato e facciamoli rosolare un po’. Aggiungiamo ancora un po’ di sale se encessario e un po’ di pepe. Servire caldi, come contorno.

Concludiamo con un bel video dei Robinson:

La Caprese

Ogni volta che dico ho fatto la “Caprese” le persone si aspettano un bel piattone pieno di mozzarella e pomodori. La caprese in realtà è anche un dolce buonissimo tipico campano. E’ il tipico dolce che si fa quando si preparano le prime torte insieme al salame di cioccolata. Tuttavia prima di arrivare alla vera caprese ho dovuto un po’ penare, c’era sempre qualcosa che mancava o che abbondava. Queste sono le quantità e la giusta procedura per una caprese perfetta. Questa torta inoltre è ottima anche per le persone affette da celiachia, non contenendo farina!!

INGREDIENTI

250 gr di mandorle pelate

150 gr di cioccolato fondente

200 gr di margarina

250 gr di zucchero

5 uova intere

1 bicchierino di rum

1 pizzico di sale

1/2 bustina di lievito in polvere

PROCEDIMENTO

Far tostare le mandorle nel forno per un massimo di 10 minuti, facendo molta attenzione affinchè non si brucino. Nel frattempo far sciogliere a bagnomaria la cioccolata. Frullare le mandorle nel mixer, sminuzzandole il più possibile ma senza renderle in polvere. Montare a crema il burro lo zucchero, il pizzico di sale e il rum, poi unire uno alla volta le uova. Attenzione io ho provato anche a separare i rossi e montare a neve i bianchi, ma questo procedimento aumenta la lievitazione e lo sconsiglio per questo tipo di torta che non dovrà crescere molto. Aggiungere il cioccolato fuso, facendo attenzione che non sia bollente o rischiate di cuocere le uova. Fate assorbire la cioccolata poi versate le mandorle e mescolate con una spatola. Aggiungete infine mezza bustina di lievito e continuate a mescolare con la spatola. Imburrate uno stampo di 24 cm di diametro e infarinate. In caso chiaramente di intolleranza al glutine potete spolverizzare con della farina di mais o di kamut. Versate il composto livellando per bene la superfice. Infornare a 160° per un massimo di 45 minuti. Quando sarà fredda capovolgerla su un piatto e spolverizzare con zucchero al velo. Ottima anche se messa in frigo.

Pepperidge Farm

Questa ricetta l’ho presa da un libro che ho trovato qui in Germania, dove prevalenetemente ci sono un sacco di ricette per i plätzchen, ossia biscottini che si preparano nel periodo natalizio. tra le tante c’era anche questa dei famosi cookies aMMericani…gnam!!!

La ricetta prevedeva 100 gr di goccine di cioccolato e 100 di nocciole. Io ho fatto una piccola aggiunta.

INGREDIENTI

200 gr di farina

3 cucchiaini rasi di lievito in polvere

150 gr di zucchero di canna

1 bustina di vanillina

150 gr di burro morbido

2 uova

75 gr di goccine di cioccolato fondente

75 gr di goccine di cioccolato al latte

100 gr di nocciole di macadamia

70 gr di nocciole tostate

PROCEDIMENTO

Con le fruste montare il burro con lo zucchero e poi le uova. Aggiungere l’estratto di vaniglia, la farina e il lievito in polvere. otterrete così un composto morbido e cremoso. Aggiungere le nocciole e la cioccolata con un cucchiaio e otterrete così il famoso cookie dough…rigorosamente da assaggiare crudo!!!

Foderare la teglia del forno con la carta forno e formare delle piccole palline prendendo l’impasto con un cucchiaio o se preferite con l’aggeggino per formare le palline di gelato. Distanziate bene i biscotti gli uni dagli altri. Io ho fatto una fila da tre palline e per ogni infornata, non ho cotto insieme più di nove biscotti. La ricetta diceva di farli piccoli, mettendo due cucchiaini di impasto per volta, in modo da ottenere 70 biscottini. A me piacciono più grandi e me ne sono venuti fuori una trentina. Non so dirvi il numero preciso perché chiaramente non ho aspettato di farli tutti prima di mangiarli ehehe!!! Ed ecco a voi i biscottoni:

 

Funghi sott’olio

Da piccola odiavo i funghi. Non capivo la gente come faceva a mangiare quelle escrescenze lungo gli alberi. Poi sono cresciuta e sono impazzita per il loro sapore. E ora non mi ferma più nessuno, devo recuperare anni e anni di funghi arretrati!!

Prima di elencare gli ingredienti, faccio la premessa sulla loro conservazione. I vasetti è bene bollirli e farli asciugare all’aria prima di utilizzarli. Con le conserve non si scherza!!!

INGREDIENTI

1 kg di funghi misti

1 spicchio d’aglio 400 ml di aceto

1 manciata di foglie di lauro

1 una manciata di chiodi di garofano

la punta di un cucchiano di cannella

sale

peperoncino

1 litro d’olio

PROCEDIMENTO

Pulite per bene i funghi, io ho scelto un misto tra champignons, finferli, porcini e shiitake. Dopo averli lavati sotto acqua corrente metterli ad asciugare su un canovaccio. Metterli in una grossa pentola aggiungendo 400 ml di acqua e 400 ml di aceto, il sale, l’aglio, le foglie di lauro, i chiodi di garofano e la cannella. Farli bollire per 10 minuti al massimo. Scolarli bene e metterli nei vasetti aggiungendo l’olio, il peperoncino e qualche altra foglia di lauro. Fate bene attenzione a coprire i funghi con l’olio. L’olio dovrà ricoprirli interamente, anche quando andrete a mangiarli dovrete assicurarvi che i funghi restino coperti dall’olio. Prima di chiuderli emerticamente con il coperchio li ho lasciati qualche oretta coperti di carta assorbente in modo che i funghi si assestassero all’interno del vaso senza creare bolle d’aria. Dopo qualche ora chiudeteli energicamente con il loro coperchio e lasciarli almeno per almeno un mese in un luogo asciutto e al riparo dalla luce del sole.